Entro i primi giorni di dicembre (la legge indica entro il 30 novembre) il ministero dello Sviluppo economico dovrà decidere l’importo del canone per il 2012. Il Tesoro, invece, deve impegnarsi a rispettare il versamento del canone pagato dagli abbonati. Il canone deve finanziare solo i programmi di servizio pubblico (determinati dall’Agcom) con una contabilità separata controllata da un advisor. Quest’ ultimo (riporta “Il Sole 24 ore”) ha rilevato un deficit 1,3mld di euro fino al 2010 cui si aggiungono 3/400mln del 2011 in costi del servizio pubblico non coperti da canone. L’anno prossimo, invece, sarà il consiglio di amministrazione del servizio pubblico a scadere, esattamente il 28 marzo. Tre le ipotesi al riguardo: una prorogatio dell’attuale, il rinnovo secondo le indicazioni della legge Gasparri e un cambiamento delle regole per le nomine del vertice. Qualunque sia la soluzione, il nuovo cda dovrà affrontare nel 2016 la concessione a Rai spa per il servizio pubblico. Una ulteriore scadenza, sempre per il 2012, riguarda invece l’Agcom, i cui membri resteranno in carica fino al 9 maggio.
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