La tv lineare USA conta sulle elezioni

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Nell’anno delle Presidenziali americane la pubblicità elettorale supera per ricavi quella delle Olimpiadi

Lo scontro elettorale per la nuova presidenza degli Stati Uniti sarà il principale driver del mercato pubblicitario americano, soprattutto sulla televisione lineare, dove il suo impatto sarà maggiore rispetto a quello delle Olimpiadi. Secondo un rapporto pubblicato da EMarketer (US TV and Connected TV Ad Spending Forecasts H1 2024), alla televisione lineare sarà destinata la maggior parte della spesa politica US nel 2024, per un valore complessivo di 7,06 miliardi di dollari. NBC, che detiene i diritti delle Olimpiadi, ha dichiarato di aver venduto spazi per 1,25 miliardi di dollari. La spesa elettorale sulla tv lineare varrà circa il 57,3% degli investimenti totali del 2024: «per molti inserzionisti politici, la “vecchia” tv locale resta il modo più efficiente per raggiungere gli elettori».

La spesa degli inserzionisti US sulla tv lineare sarà pari a quella del 2023: pur essendo il 2024 un anno di grandi eventi (elezioni e Olimpiadi), l’effetto dei cord-cutter si riflette in investimenti flat. Tanto che nel 2025 la pubblicità sulla tv lineare vedrà una flessione del 13,3% anno su anno. Cresce, però, lo spazio della CTV, che vale circa un terzo della spesa pubblicitaria, 28,75 miliardi (58,99 la pesa sulla tv lineare): secondo i ricercatori nel 2028 la quota di investimenti pubblicitari su CTV sarà vicina a pareggiare quella della tv lineare (45,32 miliardi di dollari vs 44,32 miliardi). In termini di pubblicità elettorale, la spesa sulla CTV varrà quest’anno a 1,56 miliardi di dollari (circa la metà degli investimenti elettorali sul digital), per una crescita tra il 2020 e il 2024 del 506,3%.

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