Striscia la notizia non molla Affari tuoi e Flavio Insinna: i fuorionda del conduttore del preserale di Rai1 con le sue sfuriate, tra cui una serie di insulti a una concorrente, vanno in onda da qualche giorno sul tg satirico (che ha anche letto stralci del libro di Insinna, Neanche con un morso all’orecchio, pubblicato nel 2012 da Mondadori) Flavio Insinna ha scelto di pubblicare ieri, sulla sua pagina Facebook, le sue scuse: « Mi spiace e chiedo scusa a tutti, senza se e senza inutili ma. Proprio a tutti, dalla prima all’ultima, dal primo all’ultimo. Le mie scuse sono rivolte anche a chi ha fornito immagini dal Teatro delle Vittorie e registrazioni audio prese dalle scale, fra i camerini e le nostre stanze. Sì, voglio davvero scusarmi anche con chi ha tradito la mia fiducia perché, purtroppo senza volerlo, li ho costretti a dare il peggio di loro stessi. Quasi quanto me. Mi spiace davvero. Sono sempre io, nel bene e nel male. Sul lavoro sono pignolo, ossessivo, incessante. E so distruggere in un istante tutto il bello che ho costruito fino a un attimo prima. Sono bravissimo a passare subito dalla parte del torto. Uno nessuno centomila».
Ma non manca anche un riferimento all’accanimento del programma di Antonio Ricci nei confronti di Affari tuoi: «Ho sempre difeso un programma che amo, ingiustamente infangato da anni, sempre e comunque». E prosegue: «Un’altra cosa che mi fa infinitamente tristezza, quanto le mie scenate, è che tutta questa pornografia televisiva con filmatini e vendetta incorporata sia fatta per cercare qualche straccio di punto di ascolto in più. Adesso però siamo saliti, anzi scesi di livello. Gli insulti, l’odio, i filmati rubati dal buco della serratura sono soltanto contro di me. Odio allo stato puro. Chi crede di distruggermi, mi ha in realtà fatto un grande regalo: la libertà. La libertà di essere ai vostri e ai miei occhi semplicemente una persona. Ah, una cosa che non potete sapere, i miei amici sì, è che un minuto dopo la sfuriata sono il primo ad essere mortificato, il primo a tornare indietro per chiedere scusa :”Daje! Domani faremo tutti meglio. Io per primo. Grazie a tutti. Buonanotte”».
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