Francia, il governo punta alla fusione di Radio e Tv pubbliche

Rachida Dati Photo officielle de la Ministre de la culture

Si intende creare una holding tra France Télévisions e Radio France, con l’intenzione dichiarata di rendere più “indipendente” il servizio pubblico.

C’è molta agitazione in Francia intorno al progetto governativo che punta alla creazione di una holding entro il 2025 che possa “ospitare” la fusione delle società pubbliche di radiodiffusione a partire dal 1° gennaio 2026.

A sostenerne le ragioni di creare un gruppo forte, in grado di reggere eventuali tentativi di egemonia da parte delle forze politiche al governo, è l’attuale ministra della Cultura Rachida Dati.

Secondo il testo dell’emendamento presentato il 10 maggio e che oggi dovrebbe essere sottoposto al vaglio della commissione parlamentare, “si propone una fusione in due fasi”. In primo luogo, «la creazione, il 1° gennaio 2025, di una holding a capo di un gruppo che riunisca France Télévisions, Radio France, France Médias monde e INA», quindi “la fusione, il 1° gennaio 2026, delle filiali all’interno della società France Médias”.

“Tutti gli attivi, i diritti e gli obblighi” di queste società “saranno trasferiti alla società France Médias” con effetto dal 1° gennaio 2026, spiega il testo che il governo sta cercando di far adottare.

Il testo del Senato sarà poi discusso dall’Assemblea nazionale il 23 e 24 maggio. I sindacati di Radio France e France Télévisions si sono già dichiarati contrari a “qualsiasi forma di fusione”. I dipendenti di Radio France sono stati chiamati a scioperare il 23 e 24 maggio, il timore delle redazioni è di perdere identità alle proprie testate.

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