Le televisioni dell’Europa occidentale stanno investendo soprattutto in format unscripted: lo illustra l’ultimo report di Ampere Analysis. Il picco di richieste è stato a luglio, con 30 titoli annunciati, mentre dal settembre 2019 al settembre 2020 sono stati ordinati 194 show basati su format. A guidare le richieste sono certamente i broadcaster lineari (263 show commissionati nell’ultimo anno a livello globale), ma anche gli streamer stanno pian piano inserendo titoli unscripted nei propri cataloghi (36 i titoli aggiunti). Netflix, per esempio, ha incrementato la sua quota producendo versioni locali dei propri titoli (come Nailed it, di cui si contano già una versione messicana e francese). Secondo Ampere Analysis, il servizio con sede a Los Gatos sta iniziando a investire nei format su scala industriale: “Si fa forza su quella che è essenzialmente l’infrastruttura di uno studio globale, il che significa possono produrre copie carbone dei propri show localizzate in diversi territori mantenendo bassi i costi”, spiegano gli analisti su Worldscreen. I contenuti unscripted sono stati scelti anche perché meglio gestibili a livello produttivo nel pieno delle restrizioni dovute alla pandemia. Gli abbonati, però, continuano a preferire i contenuti scripted: “I player svod devono affrontare un delicato gioco di equilibrio se vogliono continuare a produrre ampi volumi di programmazione originale venendo allo stesso tempo incontro all’appetito degli abbonati per contenuti scripted di alta qualità”.
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