Il punto su Amazon Ads

A 10 mesi dall’avvio della pubblicità su Prime Video, Milana Glisic, Director Advertising Sales per Italia e Spagna, approfondisce il tema in un’intervista
Il punto su Amazon Ads© Shutterstock

In una lunga intervista su ItaliaOggi, a firma di Claudio Plazzotta, Milana Glisic, Director Advertising Sales per Italia e Spagna di Amazon Ads, ha fatto un primo bilancio delle attività della piattaforma a 10 mesi dall’avvio degli inserimenti pubblicitari all’interno della propria offerta di contenuti. Infatti, a proposito dell’approccio la manager racconta come «il nostro obiettivo è offrire una pubblicità full-funnel (su tutti i canali di marketing e i touchpoint nel percorso del cliente, ndr) su larga scala per tutti. Questo significa sviluppare soluzioni pubblicitarie che collegano perfettamente tattiche di awareness, consideration e conversion, e che, cosa ancora più importante, permettono di misurare e ottimizzare direttamente le campagne in ogni fase».

Mentre sull’avvento dell’intelligenza artificiale a servizio della pianificazione racconta che «Amazon vede l’intelligenza artificiale come uno strumento per risolvere i problemi concreti dei clienti. Per Amazon Ads questo significa utilizzare l’intelligenza artificiale per migliorare ogni fase del processo pubblicitario. Dalla configurazione delle campagne, allo sviluppo creativo, dalla creazione del pubblico alla reportistica». Glisic è ottimista sugli sviluppi recenti del proprio business: «Oggi, abbiamo una reach pubblicitaria media di oltre 200 milioni di clienti a livello globale. La risposta positiva da parte dei brand e delle agenzie dipende dal fatto che hanno riconosciuto il valore differenziante che offriamo in termini di contenuti, reach, segnali e tecnologia pubblicitaria. Infatti, l’80% di tutti i clienti Amazon Ads in Europa che hanno acquistato spazi pubblicitari su Prime Video nei primi sei mesi dal lancio ha prenotato ulteriori campagne pubblicitarie su Prime Video nei sei mesi successivi. In Italia parliamo di brand come Samsung, L’Oréal, Volkswagen e Vodafone». Tutte risorse che hanno come scopo di foraggiare la produzione di contenuti: «L’introduzione della pubblicità ci consente di continuare a investire in contenuti di qualità per i membri Prime, e di aumentare questo investimento nel lungo periodo».

Infine, per quanto riguarda le ventilate rilevazioni degli ascolti da parte di un Jic, di una società esterna come Auditel, la Director Advertising Sales per Italia e Spagna di Amazon rimane un po’ sul vago: «In Italia stiamo lavorando a stretto contatto con Auditel e Audicom per allinearci su una soluzione di misurazione dell’audience, poiché sappiamo che è importante per i nostri clienti. Gli annunci su streaming tv, come quelli su Prime Video, offrono migliori possibilità di misurazione rispetto alla tv lineare, perché i brand possono collegare più facilmente le azioni – come l’acquisto di un prodotto o servizio, o l’iscrizione a un abbonamento – all’esposizione pubblicitaria».

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