I vertici Rai davanti alla commissione di Vigilanza

Tanta carne al fuoco nell’audizione di ieri in commissione di Vigilanza del dg Rai Luigi Gubitosi e della presidente Anna Maria Tarantola. Il dg ha dichiarato che non si accetteranno pressioni dirette e indirette e che i consiglieri dovranno astenersi di pressioni di rete. Anzi, chi riceve pressioni dovrà riferirlo al dg. Guardando ai conti, i vertici sono al lavoro sui compensi delle star, che scenderanno ulteriormente. Non ci saranno tagli lineari perché non premiano l’efficienza: tra ottobre e novembre si lavorerà ai budget (in semi-continuità con il passato) e successivamente al piano industriale 2013-2015. Gubitosi farà il miglior utilizzo delle risorse interne Rai, ma ha aggiunto – riferendosi alle nomine di Costanza Esclapon alla direzione relazione esterne (a questo proposito, il dg ha dichiarato che la Rai ha pessime capacità di comunicazione) e di Camillo Rossotto come direttore finanziario – che si deve guardare comunque all’esterno. Gubitosi ha inoltre spiegato che la Rai è un’azienda “invecchiata”, con solo 10 dirigenti sotto i 40 anni e meno di 50 dipendenti under 30. Sul fronte informazione, i vertici puntano a digitalizzare entro tre anni i Tg, a partire dal Tg2.

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