Il cda e il Consiglio di sorveglianza di ProSiebenSat.1 hanno respinto le proposte di MFE-MediaForEurope da presentare in vista dell’Assemblea annuale del 30 aprile 2024. «Il Consiglio di amministrazione e il Consiglio di sorveglianza di ProSiebenSat.1 Media SE ritengono che le suddette proposte non contribuiscano ad aumentare il valore della società, ma che, al contrario, comportino il rischio di una riduzione del valore della società e dei suoi azionisti», si legge nella nota ufficiale.
LE RAGIONI DEL NO
Il gruppo guidato da Pier Silvio Berlusconi aveva proposto – tra le altre cose – la scissione delle attività definite non strategiche del gruppo media tedesco. «Il Consiglio di sorveglianza si attiene inoltre alle proprie proposte di elezione del candidato al Consiglio di sorveglianza proposto dal secondo grande azionista di minoranza PPF IM LTD», si legge nella nota ufficiale.
- Il board di ProSiebenSat.1 ha definito “non appropriata” la proposta di una scissione delle attività entertainment (definite strategiche) da quelle Dating & Video e Commerce & Ventures (non strategiche). «Una scissione comporterebbe un aumento significativo della leva finanziaria di ProSiebenSat.1 fino a 4,1 volte l’EBITDA rettificato (base 2023) e quindi renderebbe impossibili le acquisizioni strategiche così come la consueta politica dei dividendi». Sarebbe inoltre dannosa per lo sviluppo del core business nel medio periodo. Non solo, secondo il board una decisione del genere poterebbe a «perdite significative» nelle sinergie pubblicitarie.
- Il Board è inoltre contrario alla sostituzione del Prof. Dr. Rolf Nonnenmacher (membro del Supervisory Board e Chairman dell’Audit Committee) con Simone Scettri, ex auditor di EY. Dato che ProSiebenSat.1 sta valutando un’azione contro EY in Germania (per fatti risalenti al 2019-2023) tale nomina innescherebbe il rischio di un conflitto di interesse. Il gruppo ha inoltre sottolineato che il board comprende già due membri con connessioni dirette con MFE e PPF, ovvero – rispettivamente – Katharina Behrends e Klára Brachtlová.
- Infine, la limitazione del capitale autorizzato ridurrebbero le possibilità di azione, privando la società «della capacità di raccogliere nuovi capitali in modo rapido e flessibile o di utilizzare nuove azioni come corrispettivo per potenziali acquisizioni». Anzi, secondo il gruppo tedesco, questa operazione andrebbe a esclusivo vantaggio di MFE-MediaForEurope.
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