France Télévisions rivede gli obblighi verso la produzione audiovisiva nazionale

France Télévisions, il servizio pubblico francese, ha chiesto di rivedere gli obblighi di finanziamento alla produzione audiovisiva nazionale (fiction, animazione, documentari e spettacoli dal vivo) per poter beneficiare di alcune facilitazioni ottenute dalla televisioni private. In una lettera inviata alle associazioni Sacd (Société des auteurs et compositeurs dramatiques), Spi (Syndicat des Producteurs Indépendants) e Uspa (Union Syndicale de la Production Audiovisuelle) il gruppo dichiara di preferire i vincoli imposti alle tv private in cambio di una riduzione degli obblighi di finanziamento. In base all’accordo siglato nel 2008, infatti, France Télévisions dovrà investire dal 2012 almeno il 20% del suo giro d’affari nelle produzioni audiovisive: si prevedono circa 420mln di euro fino al 2015, contro i 380mln attuali. Il gruppo chiede che alcune delle sue spese siano considerate all’interno degli obblighi di produzione, come quelle per i festival destinati alle opere audiovisive francesi o quelle relative alla pubblicità per il lancio di un’opera. Il servizio pubblico francese chiede inoltre di riportare nell’esercizio successivo le spese non realizzate nel precedente (entro il limite del 2% degli obblighi). In base alle richieste, Sacd dovrà negoziare l’accordo, mentre Spi e Uspa dovranno accettarle essendo obbligate, secondo alcune clausole, a concedere gli stessi vantaggi accordati ad altri canali.

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