C’è tempo fino al 12.30 del 19 maggio per proporsi come nuovo partner del Comune di Sanremo per le prossime edizioni del Festival. Pochi giorni prima, dunque, che il Consiglio di Stato si esprima sul ricorso della Rai contro la sentenza del Tar della Liguria, che ha imposto una gara per l’assegnazione dell’evento. «In esecuzione della deliberazione della Giunta Comunale n. 45 in data 04/03/2025 e della Determinazione Dirigenziale n. 1630 del 09/04/2025», il Comune di Sanremo ha pubblicato (sezione Albo Pretorio) la procedura di gara per l’individuazione del partner per «l’organizzazione e la trasmissione in chiaro del Festival della Canzone Italiana o Festival di Sanremo».
Proprio la concomitanza con la decisione del Consiglio di Stato, fa scrivere al Comune che «sarà libero, anche in relazione agli esiti del giudizio di impugnazione proposto avverso la citata sentenza del Tar Liguria, di sospendere, modificare, non dare corso, annullare in tutto o in parte la Procedura, allo stato in cui si trova, senza che i soggetti partecipanti possano vantare alcuna pretesa, anche di natura economica, indennitaria o risarcitoria». La prima fase della procedura (selettiva) individuerà l’operatore economico da ammettere alla fase successiva; la seconda fase (negoziale) sarà di vera e propria trattativa. Nella candidatura dovrà essere presentato il progetto artistico, il progetto organizzativo e un piano articolato per la trasmissione e la diffusione, in qualunque forma, del Festival per la valorizzazione del territorio.
PERCHÉ SANREMO È SANREMO
Il Festival di Sanremo, ricordiamo, è uno degli eventi tv di interesse sociale o di grande interesse pubblico, come stabilito sia da Agcom che dal Ministero dello Sviluppo economico. L’evento dovrà svolgersi tra febbraio e la prima decade di marzo, articolandosi su almeno 5 giorni consecutivi settimanali. Il bando riguarda il triennio 2026-2028, con possibilità di proroga di un ulteriore biennio (quindi due edizioni, 2029-2030). Come è già emerso, il Comune chiede una cifra fissa annuale di almeno 6,5 milioni di euro, «a partire dalla seconda edizione affidata, in base all’indice FOI dell’ISTAT», di una percentuale pari almeno all’1% degli introiti pubblicitari e da quelli derivanti dallo sfruttamento «in qualunque forma (anche mediante uso di piattaforme internet, sistemi di televoto, franchising, merchandising e altro)», dei marchi e dei «segni distintivi» delle singole edizioni. «Possono partecipare esclusivamente gli operatori economici che siano, cumulativamente, emittenti qualificate e generaliste, e che dimostrino comprovata capacità di organizzare e diffondere eventi musicali o culturali di particolare rilevanza per la società».
LE RICHIESTE DEL COMUNE
Ricordiamo che il partner o operatore economico dovrà «sopportare l’intero costo economico e lo sforzo tecnico-organizzativo di ciascuna edizione del Festival» (eventi collaterali compresi), riprendere e trasmettere a proprie cure e spese una sintesi di almeno 60 minuti della manifestazione Sanremo in Fiore (o Corso Fiorito) e almeno una serata della Rassegna della canzone d’autore – Premio Tenco (Il comune potrà chiedere di rispettare tale obbligo per un’altra manifestazione). Sono a suo carico tutte le spese della diretta e/o leggera differita di almeno due manifestazioni in estate. A sue spese anche gli eventi collaterali, così come il progetto grafico di ogni singola edizione affidata (da realizzare d’intesa col Comune, che mantiene la proprietà del marchio e dello stesso segno distintivo).
LA “CLAUSOLA ASCOLTI”: MAI SOTTO IL 50%
Il Comune di Sanremo ha previsto anche una sorta di clausola ascolti: nel caso una o più edizioni ottengano una media del 15% inferiore alla percentuale media degli ascolti delle precedenti cinque edizioni del Festival, il Comune potrà interrompere il rapporto con il Partner, senza costi, risarcimenti o indennità a carico dello stesso Comune. Cosa significa, questo, in numeri? La media degli ascolti delle ultime cinque edizioni del Festival di Sanremo targate Rai1, dalla 71° alla 75°, è pari al 59,804% per 10,798 milioni di spettatori. Va segnalato, però, che i valori del Festival 2025 (il 75°) sono quelli della Total Audience, pertanto non raffrontabili alle precedenti edizioni. A ogni modo, secondo il calcolo previsto dalla Procedura, le nuove edizioni dovranno generare una media pari almeno al 50,833% di share per 9,178 milioni di spettatori.
Qui, il documento ufficiale: Sanremo_AVVISO PUBBLICO
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