Equo compenso: è ancora scontro tra Artisti 7607 e Netflix

La collecting cita in giudizio il colosso dello streaming per la gestione di equo compenso e copia privata
|©Netflix|

Artisti 7607, società cooperativa che tutela e gestisce i diritti connessi di attori e doppiatori nel mondo, ha citato in giudizio davanti al tribunale di Roma Netflix. Obiettivo, secondo quanto comunicato dalla stessa Artisti 7607, è «ottenere il compenso adeguato e proporzionato spettante per legge ai propri artisti mandanti». La cooperativa parla di oltre otto anni di «sterili tentativi per ottenere i dati necessari alla determinazione del compenso per gli artisti previsto dalla normativa europea e nazionale». Si tratta, è bene fare attenzione, di remunerazioni in termini di equo compenso e copia privata. Prosegue nel comunicato, ripreso da più testate, la presidente di Artisti 7607 Cinzia Mascoli: «Artisti 7607, per tutelare gli interessi degli artisti, è costretta a ritardare tempi di incasso e di distribuzione sia dell’equo compenso sia della copia privata, a scapito anche delle iniziative a sostegno della categoria. Da tempo fronteggiamo prassi di mercato al ribasso ma, tenendo posizioni ferme nell’interesse di tutti, siamo riusciti ad ottenere la giusta remunerazione. Molti artisti capiscono ciò che stiamo facendo e continuano a sceglierci».

LO SCONTRO SU EQUO COMPENSO E COPIA PRIVATA

Sullo stesso tema era intervenuta nel 2023 Agcom, archiviando il procedimento contro Netflix nato appunto da una segnalazione della collecting. Nel 2021 Artisti 7607 aveva accusato Netflix di mancata trasmissione delle informazioni necessarie per la riscossione e distribuzione dei proventi derivanti dall’equo compenso su diverse annualità. In particolare, mancavano informazioni come il valore economico degli abbonamenti, fatturato e ricavi dallo sfruttamento delle opere. L’Authority aveva invitato Netflix e Artisti 7607 a riprendere le trattative, evidenziando criticità da entrambe le parti. È evidente, dunque, che tali trattative non siano andate a buon fine. Qui potete trovare la ricostruzione dell’indagine e il testo del provvedimento di Agcom.

LE OPERE ITALIANE NEL MONDO?

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Quota di tempo speso su opere Europee non-nazionali per Paesi di produzione (EU27)
Fonte: Svod Usage in the European Union

Ma quanto funzionano le opere italiane nel mondo streaming e la forza delle piattaforme nel nostro Paese? La conoscenza dei dati resta il nodo da sciogliere. E non ha a che fare solo con Netflix o Artisti 7607. Just Watch dice che nel primo trimestre Netflix ha raggiunto una quota di mercato pari al 30%, la più alta, ma il dato è calcolato “in base all’interesse nei servizi Svod su JustWatch in Italia”. Ci sono poi i numeri monstre forniti dalla stessa Netflix nella prima edizione del suo primo Engagement Report, ovvero le ore viste per ogni titolo, che cita almeno un titolo italiano, La legge di Lidia Poet (85 milioni di ore viste tra gennaio e giugno 2023, ma il titolo più visto in assoluto è stato The Night Agent, con oltre 812 milioni di ore).  Ha provato ultimamente a fare ordine tra i numeri anche l’Osservatorio europeo dell’audiovisivo: insieme a Francia, Germania, Spagna e Polonia, l’Italia è uno dei Paesi con il maggior tempo di consumo al di fuori dei mercati nazionali. Parliamo di un 9%, al pari della Polonia, ma gli altri Paesi hanno quote a doppia cifra: 23% la Spagna, 18% la Francia e 12% la Germania. La ricerca dell’Osservatorio, Svod Usage in the European Union, riguarda nove Paesi (Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Polonia, Spagna e Svezia): uno sforzo importante per l’Osservatorio, ma che non può che fornire una visione frammentata.

LA POSIZIONE DI NETFLIX (aggiornato al 10/04/2024)

Di seguito, la posizione ufficiale di Netflix in merito all’azione di Artisti 7607: Il compenso degli artisti, interpreti ed esecutori è di fondamentale importanza per Netflix. Da molti anni abbiamo un accordo con Nuovo Imaie, la collecting italiana che rappresenta la maggioranza degli artisti, interpreti ed esecutori italiani. Abbiamo cercato a lungo di raggiungere un accordo con Artisti 7607 e abbiamo fornito loro tutte le informazioni previste dalla legge, come riconosciuto dall’AGCOM nella sua decisione dello scorso anno. Artisti 7607 ha ripetutamente rifiutato la nostra offerta di pagamento e, pur augurandoci che la accettino, attendiamo ora la decisione del tribunale. 

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