Dentsu: cosa vogliono i marketer

Dalla nuova fiducia nei confronti dell’intelligenza artificiale e il ruolo della marca nella società. I dati dell’ultimo CMO Report 2024

Marketing fondamentale per la trasformazione aziendale, fiducia nella creatività e nel ruolo dell’intelligenza artificiale. Dentsu Creative ha lanciato a livello globale il suo CMO Report 2024 realizzato coinvolgendo 950 Chief Marketing Officer in 14 mercati nel mondo (Australia, Brasile, Cina, Canada, Germania, Italia, India, Giappone, Messico, Arabia Saudita, Spagna, Emirati Arabi Uniti, Stati Uniti e Regno Unito). Otto i macro trend del mercato individuati dallo studio

COSA PENSANO I MARKETER
Secondo il 79% degli intervistati il marketing è un driver fondamentale per la trasformazione aziendale; l’83% dei CMO che ritiene che le idee creative possano contribuire alla trasformazione delle aziende e l’81% considera la creatività più importante che mai per il business. Ulteriore fattore chiave per la crescita aziendale è l‘innovazione: il 56% dei CMO prevede di investirvi più del 20% del proprio budget nei prossimi 12 mesi. Fondamentale, dice l’88% degli intervistati, essere parte della cultura, anche se il 74% non è sicuro di come sfruttare anche il touchpoint culturale in modo significativo e strategico. Il 77% dei CMO ritiene che i brand dovrebbero essere costruiti in collaborazione con altri marchi, piattaforme e creator, ma il 60% esprime anche la preoccupazione di rinunciare al totale controllo sul proprio percorso di marca.

L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE FA MENO PAURA
Cambia l’approccio nei confronti dell’IA generativa, che si pensa aiuterà a migliorare la creatività e l’innovazione «come co-pilota e acceleratore della creatività umana sta crescendo». Si è ridotto, dice Dentsu, il numero di CMO che la considerano una minaccia. Per il 49% degli intervistati la creatività può creare contenuti in grado di emozionare, ma il dato era ben più alto nel 2023, 67%. I manager si ritengono più fiduciosi del loro ruolo nei confronti dell’IA e meno timorosi che essa possa sostituire il loro lavoro.

COSA PENSANO I MARKETER ITALIANI
Per l’86% degli CMO italiani la creatività ha oggi più che mai il potenziale per sbloccare la crescita dei brand. Seppur l’82% degli intervistati concordi sulla importanza che i brand oggi facciano parte della cultura, l’86% dei CMO (+12% rispetto alla media internazionale) non è sicuro su come collegare al meglio il proprio brand alla cultura in modo significativo e strategico. Il 94% dei CMO italiani punta poi sui dati e sugli insight per anticipare e predire quali prodotti lanciare sul mercato e con quali messaggi. È più alto rispetto alla media globale il numero dei marketer italiani (70% vs 56%) che prevede di investire oltre il 20% del proprio budget nell’innovazione nei prossimi 12 mesi.

CMO Report 2024 – GLI 8 TREND

  1. From omnichannel creativity to omnipresent creativity: i CMO hanno bisogno di creatività in ogni aspetto della loro attività, non solo nelle comunicazioni.
  2. From share of voice to share of culture. I brand devono fare parte della cultura.
  3. From controlling to conducting. Per il 77% dei marketer nel futuro il marketing sarà una collaborazione tra brand, creator e piattaforme.
  4. From seamless experiences to distinctive experiences. I brand devono differenziarsi attraverso esperienze di marca connesse e distintive; il 75% indica che ogni touchpoint può e deve raccontare la storia del marchio
  5. From insight to foresight. I marketer dovranno usare dati e informazioni per prevedere i prodotti e le proposte future
  6. From ai as competitor to ai as co-pilot. L’intelligenza artificiale viene vista come collaborator e co-creator e sempre meno come minaccia alla creatività umana
  7. From innovation at the edges to innovation at the core.  Il 79% dei marketer prevede di investire più del 10% del proprio budget nell’innovazione, il 56% più del 20%.
  8. From taking briefs to transforming business and changing society. Le agenzie non devono solo rispondere ai brief, ma aiutare a «trasformare le loro aziende attraverso il potere della creatività». Lavorare dunque sui bisogni delle aziende, non solo proporre ciò che possono volere. Il marketing inoltre, deve diventare forza proattiva. Il 78% concorda sul fatto che “voglio che la mia attività di marketing abbia un impatto sulle persone, sul business e sulla società”.
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