«Rispetto al precedente contratto di servizio (triennio 2010-2012, ndr.) non si registra un evidente mutamento di rotta né dell’approccio utilizzato per definire il contenuto del servizio pubblico, né per l’estensione dello stesso»: è quanto ha dichiarato il presidente dell’Antitrust Giovanni Pitruzzella nel corso della sua audizione davanti alla commissione di Vigilanza Rai in merito al contratto di servizio 2018-2022. Secondo Pitruzzella, non appaiono evidenti discontinuità con il passato, «tendendo a identificare il servizio pubblico con la quasi totalità della programmazione della Rai sia all’interno delle reti generaliste che tra le numerose reti tematiche». Secondo Pitruzzella, una diversa impostazione avrebbe consentito di identificare in modo più «restrittivo» i contenuti di interesse pubblico e di distinguere chiaramente le reti di servizio pubblico da quelle a vocazione commerciale. Tema che, auspica il presidente dell’Authority, venga trattato dal piano editoriale.
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