Confalonieri: «Il pluralismo in tv è la base della democrazia»

«Come editore avrei di certo reagito contro Michele Santoro, attenendomi ai contratti e allo statuto dei lavoratori». È cosi che il presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri, ha esordito nell’intervento alla due giorni della Fondazione Bettino Craxi. Il presidente del Biscione ha ricordato i trent’anni di Canale5, passando in rassegna il competitor Sky e sottolineando l’importanza delle regole aziendali. In relazione a quest’ultimo punto, imminente il suo paragone con la Rai e con il caso Santoro, di nuovo in auge in seguito al monologo del conduttore nel corso della prima puntata di “Annozero”. Confalonieri ha manifestato il suo disappunto nei riguardi del comportamento di Santoro e ha dichiarato che il dibattito in tv ha assunto ormai toni eccessivi in Italia. E ancora, si è detto non favorevole alla par condicio nei talk show e di preferire lo scontro delle opinioni purchè sia presente il pluralismo, ancora alla base della democrazia. Ha affrontato infine una riflessione sulla crisi che sta colpendo i tg italiani, confermando l’idea del gruppo di dar vita a un all news su Dtt, ma con un presupposto innovativo che tenga conto degli altri mezzi di comunicazione (internet, telefonini) che già informano quotidianamente gli italiani.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
In caso di citazione si prega di citare e linkare tivubiz.it