Cda Rai: resta il tetto-stipendi, approvato il bilancio 2016

Nervi tesi all’interno del Cda Rai, che ha evidenziato la crisi tra il direttore generale Campo Dall’Orto e i consiglieri in area Pd, che criticano il poco controllo sui talk show, definiti da Guelfo Guelfi (vicino all’ex premier Matteo Renzi) “strumenti di aggressione del quadro politico”. Ma il dg Rai non è stato criticato solo dai rappresentanti del Partito democratico: i consiglieri del centrodestra si sono schierati contro il bilancio, criticando l’aumento dei costi e di nuovi dipendenti. In dettaglio i principali nodi del Cda Rai, che ha registrato anche il ritiro da parte di Campo Dall’Orto della presentazione del piano di produzione, a rischio bocciatura.

BILANCIO – Con sei voti a favore, due contrari e un astenuto, il Cda Rai ha approvato il progetto di Bilancio al 31 dicembre 2016 della Capogruppo e quello consolidato del gruppo, che verranno ora sottoposti alla deliberazione dell’assemblea degli azionisti. Il bilancio Rai chiude con un utile di 18,1 milioni di euro, un deciso miglioramento rispetto ai 25,6 milioni di perdita del 2015. Il risultato beneficia sicuramente del canone nella bolletta elettrica, che ha aumentato i proventi di 272,2 milioni di euro, ma anche di un andamento positivo dei ricavi pubblicitari, per la prima volta in crescita negli ultimi sei anni nonostante l’azzeramento dell’Adv su Rai Yoyo, Rai Storia e Rai 5. Al direttore generale vengono contestati i troppi nuovi assunti e i costi, che sarebbero lievitati troppo.

NOMINE RAI – Slitta la discussione sul rinnovo del cda di Rai Com, mentre sono passate le nomine per TivùSat (confermato Alessandro Picardi) e Rai Ragazzi (Luca Milano).

TETTO AGLI STIPENDI – Al momento resta il tetto di 240 mila euro lordi annui di retribuzione per gli artisti Rai, che scatterà dal 30 aprile. Campo Dall’Orto avrebbe chiesto una proroga, che non è arrivata dal Cda. Secondo l’agenzia AdnKronos, gli artisti che superano il tetto dei 240 mila euro sono 44. Di questi, sei guadagnano più di un milione di euro; sei tra 500 mila euro e un milione; 32 tra 240 mila e 500 mila euro. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha mandato una lettera in cnui si chiede a Viale Mazzini di mettersi in contatto con il Ministero dello Sviluppo economico e con l’Avvocatura di Stato per un approfondimento sulla questione.

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