Un “fermo richiamo” è arrivato alla Rai da parte dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni per la puntata di “Porta a porta” che lo scorso 6 aprile ha ospitato Salvo Riina. L’Agcom, che si è mossa in seguito a un esposto del deputato Pd e segretario della commissione di Vigilanza Michele Anzaldi, ha sottolineato la «censurabile unilateralità di molte fasi dell’intervista, condotta senza un adeguato contraddittorio», che ha «pregiudicato» la «completezza delle informazioni». Immediata la replica di Bruno Vespa: «Profondamente sorpreso dal provvedimento dell’Authority, che non ricordo essersi mai espressa con tanta clamorosa severità nei confronti di una intervista televisiva. A nessun intervistatore di mafiosi e terroristi è stato obiettato che il programma avrebbe offeso la sensibilità delle vittime».
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