Entra nel vivo l’Avp Summit di Matera. Le sfide della produzione internazionale, tra diversity, diritti e streamer globali e nuove acquisizioni, sono stati al centro dei primi interventi. Di seguito alcuni passaggi:
Sandra Stern, President of the Lionsgate Television Group (In conversation with Sandra Stern): “C’è un vero bisogno di contenuti unici d’eccellenza. Anni prima dell’esplosione delle piattaforme era chiaro che il vecchio modello di business non funzionava. Vediamo ora degli ecosistemi: per esempio, Abc fa parte dell’ecosistema Disney+ e i nuovi modelli di business devono prendere in considerazione le esigenze di tutte le piattaforme. Quando abbiamo comprato Starz Play è stato anche per avere un maggiore controllo sul prodotto. Da due anni e mezzo ci siamo mossi sul mercato internazionale, ora siamo in 58 territori”. A proposito di una delle questioni più calde, quella dei diritti globali che le piattaforme globali richiedono ai produttori, Stern ha spiegato che, come Lionsgate, “cediamo buona parte dei diritti globali per 10 anni, dopodiché rientrano nella nostra library. Tratteniamo per noi alcuni diritti, come quelli delle syndication”.
Andrea Scrosati, Coo di Fremantle (Insights and Opportunities across Global Entertainment Landscape, nella foto): A proposito dei grandi consolidamenti: “Di per sé non è qualcosa di completamente negativo, perché siamo in un mercato globale. Dipende ovviamente da quale tipologia di consolidamento si tratta: può funzionare solo se rispetta l’identità delle varie entità che si vanno a consolidare. Serve quindi mantenerne l’indipendenza, dando supporto come infrastruttura più grande”. Il manager ha parlato anche della questione diversity: “Non si tratta soltanto della cosa giusta da fare, ma è una grande opportunità, che anche i buyer devono riconoscere, altrimenti sono soltanto pubbliche relazioni”.
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