Il 60% dei consumatori è disposto a guardare la pubblicità per accedere a più contenuti video durante il lockdown. Lo afferma una ricerca di Rakuten Advertising, provider di tecnologia advertising e consumer insight, realizzata su un campione di oltre 4.500 adulti in Uk, Germania, Francia, Italia, Spagna e Pasesi Bassi. A causa dell’isolamento forzato, il 30% dei consumatori oggi sfrutta servizi vod per consumare contenuti video: questa modalità è seconda alla tv lineare (48%) e di gran lunga preferita rispetto al consumo di video online (11%) e sui social (10%). In particolare, in Uk, con il lockdown ancora in corso, il 38% dei consumatori passa tre ore, se non di più, su servizi di video on demand, essendosi abbonato ad almeno due servizi. Sempre in Uk, il 40% dei consumatori pensa inoltre che nel prossimo mese il consumo di video su siti community come YouTube, TikTok o Twich sia destinato ad aumentare. Con la crescita della domanda di video, molti consumatori si sono detti interessati a servizi supportati dalla pubblicità, molto spesso gratuiti o comunque disponibili a prezzi inferiori rispetto allo svod: il 60% degli inglesi ha infatti dichiarato di aver intenzione di iscriversi, ma solo il 37% è al corrente dell’attuale offerta sul mercato. Non solo, il 18% dei consumatori ritiene che il consumo dei servizi avod aumenterà il prossimo mese. “I consumatori cercano contenuti video senza voler però sacrificare l’esperienza di visione per pubblicità irrilevanti o indelicate. Finché il messaggio pubblicitario avrà il giusto tono, i servizi avod permetteranno ai brand di venire incontro con successo alla necessità di evasione delle persone durante questi tempi, creando nuovi modi di ingaggiare le audience”, ha dichiarato in una nota Anthony Capano, Managing Director, International di Rakyten Advertising.
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