Potrebbe diventare a breve una realtà concreta il primo contratto nazionale del lavoro per interpreti, attrici e attori del settore cine-audiovisivo. Apa, Anica, Ape e le organizzazioni sindacali Slc-Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil hanno infatti raggiunto l’accordo per la stesura del Ccnl per il settore cine-audiovisivo italiano.
Si tratta del primo contratto nella storia del comparto per quanto riguarda interpreti, attrici ed attori (diversamente, per esempio, dai colleghi Usa): il testo dovrà ora essere sottoposto alle assemblee dei lavoratori per la definitiva approvazione. È un primo passo importante per il settore, come aveva raccontato anche a Tivù Chiara Sbarigia, ricordando i colloqui in essere. «L’obiettivo delle parti è dotare il settore della produzione cine-audiovisiva di un CCNL che regolamenti il lavoro di attrici e attori, valorizzandone la professione e garantendo loro tutele e garanzie», si legge nella nota ufficiale.
COSA PREVEDE IL CONTRATTO
Il contratto individua forme contrattuali (prevedendo un doppio binario: subordinato ed autonomo), i minimi salariali e le modalità operative con cui la prestazione si espleta. Si prevede inoltre una regolamentazione in materia di uso dell’intelligenza artificiale, la promozione delle pari opportunità e la prevenzione della violenza di genere (anche attraverso l’utilizzo dell’intimacy coordinator) e si afferma la non discriminazione per le persone LGBTQ +.
Si prevede inoltre lo sviluppo di un sistema assicurativo a sostegno della previdenza e sanitario e infine viene sancita la rappresentanza sindacale, con un protocollo specifico di filiera da attuarsi entro il 1° marzo 2024. A questo si aggiunge un sistema di monitoraggio che ne accompagni l’attuazione, «individuando le criticità e le buone pratiche, anche nell’ottica di apportare nella successiva tornata contrattuale le modifiche ed i miglioramenti che verranno ritenuti dalle parti utili e necessari».
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