Agcom indaga sull’accordo Tim-Dazn

Al via un’inchiesta per verificare posizioni lesive del pluralismo|Al via un’inchiesta per verificare posizioni lesive del pluralismo|Al via un’inchiesta per verificare posizioni lesive del pluralismo
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L’accordo di distribuzione siglato da Tim con Dazn in occasione dell’acquisizione dei diritti della Serie A da parte dell’operatore streaming passa sotto la lente di Agcom. L’Authority ha infatti avviato un’istruttoria per verificare “la sussistenza di effetti distorsivi o di posizioni comunque lesive del pluralismo” (delibera n° 108/21/Cons). L’accordo tra Tim e Dazn vedrà i contenuti dello streaming sportivo approdare su TimVision a partire da luglio: l’indagine valuterà i ricavi complessivi degli operatori (sia nel settore delle comunicazioni elettroniche che nel Sic – sistema integrato delle comunicazioni), eventuali barriere all’ingresso, il livello di concorrenza nei mercati interessati, le dimensioni di efficienza economica nell’impresa, sinergie derivanti “dalle attività svolte in mercati differenti, ma contigui), indici quantitativi di diffusione dei programmi radiotelevisivi. Un simile procedimento è stato avviato a fine marzo nei confronti di Fininvest e Mediaset (delibera n° 107/21/Cons). A gestire il procedimento è la Direzione Infrastrutture e Servizi di Media; l’atto può essere impugnato davanti al Tar del Lazio entro 60 giorni dalla notifica dello stesso.

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