Agcom chiede di rivedere la legge sulla par condicio

Secondo l’Authority occorre valutare il ruolo assunto da internet anche nella comunicazione politica
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Agcom ha inviato al Governo una segnalazione sulla legge 22 febbraio 2000 n. 28, ovvero la legge sulla par condicio. Secondo l’Autorità occorre una «revisione della normativa sull’accesso ai mezzi di comunicazione durante le campagne elettorali alla luce dei nuovi scenari tecnologici e comunicativi»: il riferimento, in particolare, è al ruolo assunto da internet negli anni (si pensi per esempio alla delibera n.165/23/CONS che equipara i canali televisivi su web delle testate giornalistiche a quelli diffusi via etere per quanto attiene all’applicazione della par condicio).

«L’obiettivo, in considerazione del ruolo preponderante assunto da Internet, è quello di disporre, auspicabilmente già dalle prossime competizioni elettorali, di un quadro normativo capace di tutelare tutti gli interessi coinvolti, a garanzia della partecipazione al dibattito politico e dei diritti fondamentali delle persone, tenendo sempre debitamente conto della necessità di scongiurare un improprio condizionamento nella formazione della volontà degli elettori».

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