Il 2020 di Sky Italia si chiude con una perdita di 690 milioni di euro, in crescita rispetto ai 18,8 milioni del 2019. Lo riporta Italia oggi. I ricavi 2020 (al 31 dicembre) risultano in flessione dell’11,8%, a 2,888 miliardi. Il lancio di Sky Wi-Fi, avvenuto nel 2020, ha generato ricavi per circa un milione di euro.
Crescono invece i costi di produzione: +1,1%, a fronte però di una diminuzione del costo del lavoro (-4%). L’incremento dei costi di produzione si deve ai diritti tv per lo sport. I ricavi da abbonamento vedono una flessione di 178 milioni e si fermano a 2,39 miliardi (2,57 miliardi nel 2019) a causa del calo della base abbonati.
Flessione anche per la raccolta pubblicitaria, che si ferma a 166 milioni (-171 milioni), così come i ricavi da installazioni e noleggio (-44 milioni). L’ebitda risulta negativo per 213,1 milioni, l’ebit segna un -887,8 milioni. Andamento negativo, poi, per i primi mesi dell’esercizio 2021 a causa della contrazione dei ricavi da bar e hotel.
La perdita è stata coperta usando la riserva legale e altre riserve, mentre la controllante Comcast ha versato (tramite Sky Uk ltd) 1,34 miliardi di euro in conto capitale per rispristinare il capitale sociale.
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