Il sistema pubblicitario ha perso in quattro anni il 20% degli investimenti: a dirlo è Lorenzo Sassoli de Bianchi, presidente Upa, in un’intervista al “Corriere della sera”. Sulla base dell’ultimo dato Nielsen relativo al mese di novembre e che ha registrato un -13,8% negli investimenti, Sassoli de Bianchi ha ipotizzato una chisura 2012 a -14%. Per la televisione, la flessione sarà del 15,3%. In crescita solo internet, +7,1% (escluso il search), mentre tutti gli altri settori registreranno un segno meno: -16,9% i quotidiani, -17,8% i periodici, -13,3% le affissioni, -10,2% la radio e -24,9% il cinema. Il presidente Upa ha chiesto quindi un «new deal» per risollevare i consumi: tre anni di credito di imposta sull’incremento degli investimenti adv, con un tetto del 10%. Il vantaggio fiscale avrebbe ricadute positive sul mercato, sostenendo il sistema dei media (accompagnandoli anche verso nuove fonti di ricavi), offrendo un’opportunità di investimento per le multinazionali in Italia e e rilanciando i consumi.
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