In attesa delle finali di “X Factor” (previste per stasera e domani su SkyUno), il cui vincitore si aggiudicherà un contratto da 300mila euro con Sony, è già in corso la trattativa tra Sky e FremantleMedia (che produce il programma) per un nuovo accordo, che potrebbe essere pluriennale e abbracciare più di due edizioni. Il talent show ha avuto, da settembre a oggi, una media del 3% di share, ovvero750mila spettatori medi, con picchi di oltre il 6%. E Andrea Scrosati, Executive Vice President Cinema, Entertainment & Third Party Channels di Sky Italia, intervistato dal quotidiano “ItaliaOggi”, riconoscendo che i prodotti dell’intrattenimento stanno avendo sempre più spazio nei palinsesti di Sky, sottolinea come “X Factor” non sia un prodotto da tv generalista. Lo testimoniano l’età media del pubblico (36 anni, nove in meno della media dell’ultima edizione in Rai), il daily replicato molte volte, i voti (complessivamente 1,7mln a puntata) attraverso decoder, sms, twitter, facebook, le app e il sito, e lo sfruttamento delle canzoni in diversi modi sulla piattaforma. Del resto, prosegue Scrosati, «l’intrattenimento è più difficile da vendere come prodotto premium», e per questo sulla pay deve differenziarsi, e «deve essere condiviso» («in questo i social media risolvono il problema del bacino ristretto della pay»). Scrosati ha già annunciato, infine, molte innovazioni per l’edizione 2013.
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