Parere parzialmente positivo dell’Ue sulla legge Gentiloni di riforma del sistema radiotelevisivo. Bruxelles chiede al governo italiano di modificarne alcuni passaggi non conformi alle direttive comunitarie. In particolare, quello che fissa il tetto del 45% ai ricavi pubblicitari, per cui i soggetti che superano tale soglia sono considerati in posizione dominante e sono conseguentemente tenuti a ridurre la quantità degli spot. «Una formulazione», avverte il commissario alla Concorrenza Neelie Kroes, «che non è coerente con la normativa europea sulla concorrenza, secondo cui le posizioni dominanti devono essere valutate caso per caso dalle autorità competenti, Agcom e Antitrust». Un rilievo cui Roma risponde che valuterà la possibilità di formulare il concetto di posizione dominante in termini più coerenti con i concetti utilizzati dalla normativa Ue.
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