L’Unione europea ha stabilito che le emittenti televisive possono vietare la ritrasmissione via internet dei loro programmi da parte di un’altra società. La Corte di Giustizia ha spiegato che la ritrasmissione «costituisce, a talune condizioni, una comunicazione al pubblico delle opere e dev’essere, in quanto tale, autorizzata dal loro autore». Secondo la Corte Ue, «gli autori hanno il diritto esclusivo di autorizzare o di vietare qualsiasi comunicazione al pubblico delle loro opere e di ottenere un adeguato compenso per la loro utilizzazione». La Corte Ue è stata consultata dai magistrati britannici in rapporto al caso della società Catchup Ltd, che offre su internet servizi di diffusione di programmi televisivi, che consentono agli utenti di riceverli “in diretta” e gratuitamente. In particolare, le tv commerciali Itv, Channel 4 e Channel 5 hanno citato in giudizio per violazione dei diritti d’autore TVCatchup.com, che ne ritrasmetteva, pressoché in tempo reale, la programmazione. Secondo i giudici, le tv hanno diritto di decidere dove mandare in onda i loro programmi, che il sito sia a scopo di lucro o meno. Il direttore del sito, che ha 51 canali live e 12mln di utenti registrati, ha ribattuto che i tre canali sono solo una minoranza e che proseguirà l’attività con gli altri.
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