La Commissione europea, su proposta del commissario alla Concorrenza Neelie Kroes, ha confermato all’Italia due mesi di tempo per approvare la proposta Gentiloni e rimediare, così, alle discriminazioni che, in base alla legge Gasparri tuttora in vigore, possono essere compiute nell’assegnazione delle frequenze a nuovi operatori nel mercato della tv digitale terrestre. Altrimenti Bruxelles potrà decidere di deferire Roma alla Corte di giustizia europea.
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