Una tv anche per chi non crede, che riporti i “fatti” della Chiesa. Con la nuova programmazione sta per entrare nel vivo il new deal che i vescovi della Cei hanno voluto dare al proprio canale tra maggio e giugno scorsi, a partire dalla nomina del neo-direttore editoriale Paolo Ruffini, ex dirigente di RaiTre e di La7. Tv2000 non è completamente commerciale, pur essendo presenti gli spot, perché la Conferenza episcopale italiana mette a disposizione annualmente 30mln di euro (dalla pubblicità arriva 1-1,5mln). Per questo, il messaggio da trasmettere prevale sulle logiche della raccolta adv. Tv2000, secondo quanto riporta il quotidiano “ItaliaOggi”, intende diventare «una tv per chiunque e contemporanea, sia nel linguaggio televisivo, sia nell’oggetto della narrazione, che parli delle cose che sono al centro delle nostre vite, trovando anche le soluzioni». In contemporanea con Ruffini, a maggio è entrato anche il direttore del tg Lucio Brunelli, vaticanista del Tg2; mentre, il mese successivo, Lorenzo Serra ha sostituito Marco Guglielmi alla direzione generale di Rete Blu, la società a cui fa capo Tv2000.
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