Continuano le trasmissioni della tv statale greca, ma autogestite e con il segnale diffuso in streaming, oppure con frequenze analogiche prestate da piccoli canali locali. Intanto, da circa due settimane, 2.600 lavoratori sono asserragliati dentro la sede centrale della Ert alla periferia di Atene, contestando il licenziamento collettivo avvenuto tramite annuncio televisivo, privo dunque di qualsiasi validità legale. Lo sblocco immediato delle frequenze, per far riprendere le normali trasmissioni, è stato richiesto per ben due volte anche dal Consiglio di Stato, ma il premier di centrodestra si rifiuta di obbedire. Prosegue solo la trasmissione satellitare di Ert World, perché l’Ebu si rifiuta di oscurare il segnale per un membro fondatore.
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