Tv: la Commissione Europea contesta all’Italia l’affollamento pubblicitario

L’Italia è di nuovo nel mirino della Commissione Europea, che ha documentato e contestato numerose infrazioni alla normativa comunitaria sulla pubblicità da parte delle tv nazionali, in particolare quelle commerciali. Il Governo italiano ha tempo fino al 27 aprile per replicare. Per le eventuali sanzioni resta, tuttavia, competente l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni. Secondo il rapporto, realizzato da Gfk Audimetrie, nel periodo febbraio-marzo 2005, sugli inserimenti degli spot nei programmi si sono avute, per i minispot nelle partite di calcio, 12 violazioni da parte di Mediaset (di cui dieci su Italia 1), cinque dalla Rai e una da La7. Più numerose le violazioni per i break nei film e telefilm, sulle quali è intervenuta nel 2006 anche l’Agcom: nello stesso bimestre risultano ben 94 violazioni da parte del Biscione. E, se il tetto quotidiano del 20%, comprensivo delle televendite, è stato rispettato da tutte le emittenti, quello quotidiano del 15% sugli spot è stato violato solo da Canale 5, per 32 volte.

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