Il 2024 è stato un anno di forti riscontri sia sul piano economico che su quello editoriale per Mediaset, come ha raccontato l’amministratore delegato Mediaset e MFE Pier Silvio Berlusconi insieme ai manager del gruppo, ai giornalisti nella conferenza stampa prenatalizia di ieri, mercoledì 11 dicembre. MFE cresce sia in termini economici che editoriali, mentre per il 2025 si studia ancora di più l’avanzata internazionale del gruppo. Oggi il sistema Mediaset raggiunge una reach settimanale sulle 24 ore pari al 96% della popolazione 14+ di cui 45milioni sulla televisione, 25,4 milioni sul digital, 24,8 milioni sulla radio e 1,5 milioni DOOH (digital out of home)
IL 2024 DI MEDIASET TRA ASCOLTI E TOTAL AUDIENCE
È stato Federico Di Chio, direttore marketing strategico Mediaset, a illustrare i risultati editoriali del gruppo e che vedono i canali Mediaset crescere sul target commerciale più degli altri editori. Nelle 24 ore Mediaset è prima con il 39,5% di share (dati aggiornati al 7 dicembre, ndr.) contro il 31,3% di Rai, mentre tra le 21.30 e le 23.30 la share complessiva è del 40,2% (32,7% Rai). Sul target individui è testa a testa con Rai: 36,8% vs 36,7% nelle 24 ore e 38,2% vs 35,4% tra le 21.30 e le 23.30. Bene anche i dati del multichannel: in autunno dati aggiornati al 7 dicembre, ndr.) le tematiche Mediaset hanno generato il 12,7% di share sul target 15-64 anni, vs l’11,1% di WarnerBros. Discovery (free, tutti i canali), il 5,8% delle tematiche Rai e il 4,8% dell’offerta free Sky.
C’è poi l’universo Digital, che si rafforza sempre di più. Nel 2024 Mediaset ha raggiunto quota 9,464 miliardi di video visti per 875 milioni di TTS (tempo spero ore). Come già raccontato in occasione della presentazione dell’Annuario Tv, la Total Audience gioca oggi un ruolo fondamentale: nel 2024 e sul target 15-64 (24 ore) l’ascolto Medio Digital vale un +64,8%. La Total Audience ha visto attribuire a Mediaset (target individui) un ascolto aggiuntivo pari al 16,1% per la Talpa e un +12,6% per Le iene, solo per citare alcuni programmi del gruppo.
I NUMERI DI MFE – MEDIA FOR EUROPE
Come dichiarato dall’ad Berlusconi, MFE-MediaForEurope è oggi primo broadcaster europeo, con una crescita superiore rispetto agli altri media broadcaster nel Continente. In termini di ricavi MFE è cresciuta (nei primi nove mesi) del 7,7% rispetto al -2,9% complessivo degli altri media broadcaster europei. Il gruppo segna anche un +28,8% in termini di Ebitda (vs -4,5%) e +38,8% in termini di utile netto (+6,4%). Gli utili sono più che raddoppiati, passando dai 454 milioni del periodo pre-covid (2016/2019) a oltre un miliardo di euro nel post-covid (2021-2024). C’è poi il versante internazionale: Mediaset España ha raggiunto 55 milioni di euro in termini di sinergie e i ricavi complessivi di MFE sono cresciuti del 28,8%. Per quanto riguarda ProSiebenSat.1, di cui il gruppo è primo azionista con una quota del 28,8%, Berlusconi ha dichiarato che «se fossero le condizioni» potrebbe essere tenta l’Opa. Il gruppo ha chiesto un prestito alle banche di circa tre miliardi che potrebbero essere usati per l’operazione o per altre, in Europa, nel caso si presentassero le opportunità.
RAI E SANREMO: IL COMMENTO DI PIER SILVIO BERLUSCONI
L’ad è intervenuto anche sul caso Rai, e in particolare sui tempi più attuali, ovvero il Festival di Sanremo e il finanziamento del servizio pubblico. In merito al Festival, il manager ha dichiarato che «Sanremo è la Rai, non vedo perché dovrebbe andare da altre parti». Contrario, anche, a un indebolimento del servizio pubblico con la riduzione del canone (pur avendo dichiarato di essere in buoni rapporti con Salvini), tanto da definirla una mossa di propaganda. L’aumento del tetto adv Rai, inoltre, sarebbe controproducente non tanto per Mediaset, quanto per gli altri editori, a partire dalla stampa, «perché quella è la torta» e «penalizzerebbe il mercato».
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