«Un provvedimento incostituzionale, incoerente e contraddittorio», così TiMedia definisce la sanzione da 100mila euro comminata da Agcom al TgLa7 (per la sovraesposizione di Mario Monti, Movimento 5 Stelle, Rivoluzione Civile e la scarsa presenza di Pd e Pdl) annunciando immediato ricorso con richiesta di sospensiva. Secondo una nota, l’Authority avrebbe commesso una erronea interpretazione della legge sulla par condicio, «ledendo la libertà delle testate giornalistiche e delle redazioni di fare scelte editoriali in coerenza con l’esigenza di informare l’opinione pubblica». La sanzione «trasla sui telegiornali le regole “matematiche” della comunicazione politica al fine di costringere il TgLa7 a forzare le notizie su soggetti politici ormai confluiti in nuove liste o coalizzati con i soggetti di cui è contestata la sovraesposizione». Gli stessi soggetti e coalizioni, di fatto, sono allo stesso tempo sovraesposti e sottoesposti. La multa, quindi si traduce in «una illegittima compressione del diritto delle emittenti La7 e di Mtv a fornire una informazione libera, corretta e completa».
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