Lo smantellamento della redazione milanese del Tg5 e delle redazioni romane del Tg4 e di Studio Aperto ha provocato la reazione dell’assemblea del Tg5, che ha deciso all’unanimità di ritirare le firme dei giornalisti dai servizi in onda in tutte le edizioni e ha conferito al cdr la facoltà di indire tre giornate di sciopero. I tagli alle redazioni dipendono dalla nascita del canale all news TgCom 24 (la cui partenza è prevista il 28 novembre alle 13.30) e dal conseguente trasferimento di risorse umane alla testata News Mediaset entro il 10 novembre. Sono previsti 130 giornalisti, sei conduttori, cinque corrispondenti (da Londra, Bruxelles, New York, Gerusalemme e Pechino), tre edizioni giornaliere di mezz’ora. A preoccupare l’assemblea del Tg5 è anche il fatto che l’azienda si sia limitata a comunicare il trasferimento, senza consentire l’apertura di una reale trattativa sindacale. L’incontro tra cdr e azienda alla presenza del sindacato è infatti prevista per il 2 novembre, quando ancora sono pressochè sconosciuti alle redazioni i dettagli del nuovo progetto.
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