Televisione centrale per il turismo italiano

I dati della terza edizione dell’indagine “Comunicazione, media e turismo” di CeRTA
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L’audiovisivo si conferma una leva importante per il turismo italiano. Lo conferma la terza edizione dell’indagine Comunicazione, media e turismo, realizzata dal Centro di ricerca sulla televisione e gli audiovisivi (CeRTA) e Cattolicaper il Turismo, in collaborazione con Publitalia ’80.

 I media, digitali e tradizionali, rappresentano un fattore cruciale nell’attrattività dei territori e nella percezione della sostenibilità dei luoghi: il 51% degli intervistati ha infatti confermato che prodotti come film, serie, documentari, pubblicità sono canali prevalenti attraverso i quali si si costruisce l’immagine dell’Italia come mèta attrattiva per un viaggio, generando dunque desiderio di raggiungerla e quindi azione (il viaggio in sé).

UNSCRIPTED, PRIMO MACROGENERE

In particolare, i programmi unscripted (programmi e rubriche d’informazione, intrattenimento, divulgazione, documentari ecc.) costituiscono il macrogenere che meglio di altri sembra in grado di veicolare concetti e contenuti legati alla sostenibilità dei territori (tema questo, sempre più centrale per i turisti), dunque, sono particolarmente efficaci nel comunicare aspetti che diventano sempre più cruciali nelle scelte di viaggio.

Il 68% ha indicato i contenuti digitali come riferimento e il 66% i media classici.

L’ITALIA NELL’AUDIOVISIVO INTERNAZIONALE

L’Italia e i suoi territori emergono come location ideale di diverse produzioni e come luogo che stimola elevata propensione alla “scoperta”. Per gli statunitensi i contenuti con l’Italia al centro stimolano livelli di curiosità e desiderio di viaggio particolarmente elevati, in particolare rispetto a territori quali la Lombardia e la pianura padana del film Call me by your name, la Toscana della serie Succession o la Sicilia di due altre fiction quali Il commissario Montalbano (esportata in decine di paesi in tutto il mondo) o la seconda stagione di The White Lotus (che ha generato una fortissima attenzione sulla Sicilia negli Stati Uniti, ma anche in tutti quei paesi in cui la serie è circolata).

«L’Italia, per quanto in testa nel ranking delle destinazioni più attrattive per i turisti internazionali, potrebbe ottenere risultati superiori se la comunicazione riuscisse a valorizzare meglio quella dimensione di “sostenibilità nativa” legata al suo patrimonio artistico-culturale», conferma l’indagine.  

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