Televisi, Discovery segmenta il pubblico in 11 cluster

Per profilare al meglio i propri palinsesti e andare incontro ai gusti del pubblico, alle sue aspirazioni e abitudini di consumo televisivo, Discovery Italia ha realizzato un’indagine con finalità interne, che Varinia Nozzoli, Portfolio Strategy and Insight & Research Senior Director, ha presentato alla tavola rotonda “Alla ricerca dell’audience… perduta o solo diversa?”, che si è tenuta ieri all’Università Iulm di Milano. Il progetto “Televisi” offre un punto di vista omnicomprensivo che, alle tradizionali variabili socio-demografiche di Auditel, affianca le caratteristiche psicologiche e comportamentali del pubblico, che – con il moltiplicarsi di canali e contenuti, l’esplosione di Internet, le nuove piattaforme, il multiscreen – sta radicalmente trasformando le abitudini di visione. Discovery ha condotto una cluster analysis partendo dai dati raccolti da Auditel sui suoi 11mila panelisti maggiori di 16 anni (uomini e donne con un consumo medio televisivo superiore ai 10’), che ha consentito di segmentare l’audience sulla base della tipologia di 15mila titoli di programmi fruiti (in onda per un periodo di tre mesi), raggruppati per titolo, per generi e sottogeneri. Il risultato è la definizione di 11 cluster differenti tra loro per dimensione e composizione (le emancipate, i leader emergenti, ritratto di famiglia, le regine delle soap ecc.). Successivamente, i cluster individuati sono stati ulteriormente indagati, grazie a informazioni aggiuntive provenienti dalla ricerca multisettore “Tssp” di Gfk-Eurisko, che tiene in considerazione in maniera integrata, consumi mediali, caratteristiche psicologiche e comportamentali, abitudini e stili di consumo, arrivando così a ri-definire il concetto di audience “massificata” sotto una nuova veste, che Discovery Italia ha chiamato appunto “Televisi”.

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