Svolta green per le produzioni italiane

Italian Film Commissions ha riconosciuto il protocollo “Green Film” per incentivare la sostenibilità ambientale sui set ideato da Trentino Film Commission
Produzioni green©iStock

Da oggi in poi le produzioni italiane saranno sempre più green. Italian Film Commissions – che vede associate 20 Film Commission diffuse su tutto il nostro territorio – ha infatti riconosciuto il protocollo “Green Film”. Si tratta di uno strumento condiviso da usare come standard di riferimento per incentivare la sostenibilità ambientale sui set.

Il protocollo “Green Film” è stato ideato e promosso da Trentino Film Commission ed è stato scelto anche a livello europeo dall’associazione Cine-Regio come standard di riferimento per la produzione sostenibile. Anche diversi Fondi europei si stanno impegnando per adottarlo.

Nel dettaglio, il protocollo “Green Film” offre ai produttori audiovisivi un disciplinare con azioni concrete per rendere un set più ecologico, e una certificazione di sostenibilità ai progetti che hanno dimostrato un impegno concreto nel ridurre il proprio impatto sull’ambiente.

La Presidente di IFC Cristina Priarone ha dichiarato: «Il percorso verso la sostenibilità ambientale delle produzioni audiovisive trova nella condivisione di un protocollo comune la via più efficace e coordinata per migliorare l’impatto ambientale dell’industria audiovisiva e per accrescere la consapevolezza dello sforzo che ogni settore è tenuto a fare per l’ambiente».

Le fa eco Luca Ferrario, Vice Presidente di IFC e Responsabile di Trentino Film Commission: «L’iniziativa GREEN FILM ha già trovato una sua diffusione presso diverse Film Commission, sia italiane sia estere, oltre ad aver ricevuto il sostegno da parte della DG Cinema del MIC che ha finanziato la ricerca necessaria alla sua evoluzione con il progetto Green Film Lab; grazie a questa decisione continua il suo cammino verso l’identificazione di uno standard condiviso».

La storia del protocollo Green Film

Green Film è nato nel 2017 con l’obiettivo di promuovere e incentivare la sostenibilità nelle produzioni realizzate in Trentino. Nel 2019 il disciplinare è stato aggiornato per renderlo utilizzabile anche negli altri territori e applicabile anche alle co-produzioni internazionali.

Il processo di certificazione vede coinvolta una rete di auditor indipendenti che possono essere enti pubblici o società private con comprovata esperienza in materia di ambiente e sostenibilità; grazie al loro coinvolgimento è possibile garantire che la certificazione sia un meccanismo standardizzato, uniforme ed applicabile in qualsiasi territorio.

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