(© iStock)Quando si parla di investimenti in contenuti audiovisivi per piattaforme streaming, siamo ormai abituati a cifre strabilianti. Ma fa un certo effetto leggere la cifra degli investimenti – stimata dal Financial Times – che gli otto big americani sarebbero pronti a mettere in campo per produrre nuovi contenuti per i propri servizi on demand nel 2022. Stiamo parlando di 115 miliardi di dollari. Numeri destinati a salire fino a 140 miliardi di dollari se si aggiunge anche l’acquisto di diritti sportivi. Tra i nomi di questi colossi dell’intrattenimento figurano i nomi dei soliti noti, ovvero Disney, Netflix, Amazon, Apple, WarnerMedia e Comcast. Secondo le proiezioni di Morgan Stanley, Disney+ spenderà 23 miliardi di dollari (cifra che potrebbe salire a 33 miliardi con l’acquisto di diritti sportivi), +32% sul 2021 e +65% sul 2020. Tra i prossimi titoli di punta della piattaforma Disney ci sarebbero il nuovo live-action Pinocchio con Tom Hanks, un nuovo capitolo di Cars e la serie tv Obi-Wan Kenobi con Ewan McGregor. Anche Netflix è pronta a investire fino a 17 miliardi di dollari (+25% sul 2021 e +57% sul 2020) in nuovi contenuti il prossimo anno, con l’obiettivo di raggiungere nel 2022 il pareggio del bilancio e di generare un flusso di cassa positivo.
Non tutti gli analisti, però, ritengono che questi investimenti daranno una spinta consistente alla crescita degli abbonati. Il mercato dello streaming, infatti, è già saturo in diversi Paesi e anche le nuove sottoscrizioni stanno rallentando, come dimostrano le ultime trimestrali di questi colossi. Ma i big sono consapevoli che per fidelizzare i propri abbonati è necessario fornire loro un’offerta fresca con titoli sempre nuovi. Una mission che richiede investimenti sempre più alti in una guerra senza frontiere e sempre più aggressiva.
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