In seguito alla legge che regolamenta le caratteristiche tecniche (ritenute dai periti «fuori dal campo del realizzabile») che le armi sceniche dovranno avere, le ditte di effetti speciali le hanno ritirate e le associazioni del settore audiovisivo Anica e Apt sono in allarme per il blocco dei set (cfr. ). Anche Pietro Valsecchi di Taodue, produttore di “Squadra mobile” e “Squadra antimafia”, interpellato dal “Corriere della sera”, esprime le proprie preoccupazioni e, dopo aver affrettato le riprese di sparatorie nelle fiction attualmente in produzione, per le prossime si dichiara costretto ad andare a girare all’estero, poiché in Italia non si potrà più sparare. Sui set italiani, infatti, come in quelli di tutta Europa, si utilizzano armi vere (quelle giocattolo si riconoscerebbero) «con le modifiche necessarie affinché le pallottole non possano uscire dalla canna». Ora queste modifiche non andrebbero più bene e le armi non sarebbero più certificate.
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