Stop ai talk show, le reazioni dei conduttori

L’abolizione dei talk show fino alle elezioni, decisa per la prima volta in dieci anni dal regolamento sulla par condicio, ha scatenato le reazioni negative dei conduttori, oltre che dell’opposizione, e dei presidenti Rai e della Vigilanza. Bruno Vespa giudica “grave, ingiusta e sorprendente” la decisione del cda Rai presa ieri mattina a maggioranza, e altrettanto contrari sono Gianluigi Paragone e Giovanni Floris. Michele Santoro, in una conferenza stampa alla Fnsi, parla di “regolamento illegittimo” e di “prova di forza dei partiti”, annunciando di voler portare “Annozero” su altri media e nelle piazze. Il Pd mette a disposizione dei programmi cancellati la sua tv satellitare Youdem. Dai vertici istituzionali della Rai, se il dg Mauro Masi commenta che “era l’unica decisione possibile, stante il regolamento varato dalla commissione”, il presidente Paolo Garimberti dice di “essersi battuto perché non si arrivasse a questo esito” e avanza “seri dubbi sulla costituzionalità di alcune parti del regolamento”. Infine, Sergio Zavoli, presidente della commissione di Vigilanza, denuncia la soluzione “drastica e semplicistica” e si dichiara dispiaciuto per i “tentativi falliti di compromesso”.

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