Gli operatori streaming dovranno inserire nei loro cataloghi contenuti in catalano, galiziano o basco. Il governo spagnolo ha proposto una nuova legge in base alla quale il 6% dei contenuti presenti nei cataloghi di tutte le piattaforme streaming operanti nel Paesi dovranno essere in lingua regionale. La nuova imposizione rientra nell’accordo che impone alle piattaforme streaming di destinare il 30% del catalogo a produzioni europee. Di queste, il 9% deve essere in spagnolo. Secondo Reuters, non è ancora stato precisato se la proposta in lingua regionale dovrà essere comporta da contenuti originali o se basterà il doppiaggio di contenuti già esistenti. Si prevede che la nuova legge verrà approvata nel 2022 per entrare in vigore nel 2023. La legge, riporta ancora Reuters, rientra nell’accordo col partito separatista catalano Esquerra Republicana de Catalunya (ERC), il quel assicurerà l’appoggio alla coalizione di governo per l’approvazione della legge di bilancio 2022.
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