Sky Italia: le ragioni dell’esposto contro la legge Melandri

Dopo l’ esposto alla Commissione europea contro la legge Melandri, Sky Italia ha deciso di chiarire le ragioni della sua mossa. Il vicepresidente del gruppo, Andrea Scrosati, ha infatti dichiarato che Sky non è contraria alla vendita collettiva dei diritti (che avviene anche in altri Paesi), quanto ad alcune norme, ritenute non concorrenziali. Queste riguardano, in primis, la questione dei pacchetti, che permetterebbero alla Lega di obbligare gli acquirenti ad acquistare prodotti non interessanti per loro (per esempio dover acquistare i diritti della serie B per avere la A). Altro punto contestato è la tv della Lega: secondo il testo, se la Lega non riuscisse a vendere i diritti, potrebbe chiedere alle piattaforme uno spazio per la loro trasmissione. In pratica, secondo Sky, la Lega potrebbe realizzare una propria tv senza investire alcunché. L’ultimo aspetto sul quale SkyItalia ha sollevato dubbi è quello relativo allo “sdoppiamento” dei diritti: i diversi operatori dovranno acquistare i diritti di produzione (accesso allo stadio e modalità di trasmissione dell’evento) con le singole squadre e c’è il rischio che le società che si occupano, per l’appunto, della produzione, impongano in seguito i propri registi.

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