Sky Italia: il Governo aumenta l’Iva

Dal primo gennaio 2009 l’Iva sulla pay tv passerà dal 10 al 20%. È quanto è stato previsto dal decreto anti-crisi varato dal Governo venerdì. La norma (articolo 31) riguarda gli abbonamenti a servizi tv via cavo e satellite e porterebbe l’Iva prodotta da Sky dagli attuali 370mln a 580mln di euro. Con conseguenze anche sugli abbonati, se la piattaforma decidesse di aumentare il costo degli abbonamenti per compensare l’imposta (l’alternativa potrebbe essere farsene carico, incidendo così sul rsultato operativo). L’amministratore delegato Tom Mockridge ha parlato di un aggravio fiscale di circa 500mln di euro, chiedendosi come sia possibile che, nel momento in cui il Governo intende rilanciare dei consumi, sia stata presa una misura in controtendenza (in Uk, invece, il primo ministro Gordon Brown ha invece ridotto l’Iva dal 17,5% al 15%). Da parte della pay tv si annuncia una campagna pubblicitaria per informare gli abbonati. Sul piano politico, l’opposizione parla di conflitto di interessi, poiché la norma non andrebbe a nuocere la pay per view Mediaset. Un conflitto smentito dalla maggioranza che invece spiega di aver tolto un privilegio risalente al 1995. Da parte del Biscione, però, si nega che la norma possa favorire la nuova offerta Dtt, anzi, un portavoce ha confermato che essa penalizzerà anche Mediaset, che proprio in questo periodo sta lanciando il nuovo abbonamento.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
In caso di citazione si prega di citare e linkare tivubiz.it