Sky (2): Camiglieri sconcertato per dichiarazioni Montezemolo

‘Siamo francamente sconcertati dalle parole del Presidente di Confindustria che denunciano la totale mancanza di conoscenza delle normative in materia di affollamenti pubblicitari in ambito televisivo. Contrariamente a quanto affermato oggi da Montezemolo, Sky è sottoposta agli stessi limiti delle altre emittenti nazionali, così come definiti dall’articolo 38 del Testo Unico sulla Radiotelevisione. I limiti in questione non consentono alle emittenti della Pay Tv, così come a qualsiasi altra rete televisiva o fornitore di contenuti in ambito nazionale, di superare il tetto del 15% dell’orario giornaliero di programmazione’. Queste le parole espresse a caldo da Tullio Camiglieri, Direttore della Comunicazione e delle Relazioni esterne di Sky, in merito alle affermazioni rilasciate oggi dal presidente della Confindustria Luca Cordero di Montezemolo e riportate dall’agenzia Adnkronos. ‘Stupisce infine -prosegue Tullio Camiglieri- che Montezemolo definisca Sky un “monopolista di fatto”: nell’ambito della televisione a pagamento, in Italia operano anche aziende del calibro di Mediaset e Telecom, attraverso il digitale terrestre, l’IpTv e la tv su dispositivi mobili come i videofonini. Prodotti “premium” come calcio, cinema, reality, sono fruibili in pay tv attraverso tutte le piattaforme digitali. E qualunque editore o fornitore di contenuti, se volesse”, ha osservato Camiglieri, “potrebbe offrire servizi di Pay Tv attraverso il satellite, semplicemente rivolgendosi agli operatori delle flotte europee’. “Sky”, prosegue ancora Camiglieri, “è inoltre sottoposta ad una serie di vincoli, obblighi e limitazioni che non hanno precedenti in Europa, stabiliti dalla Commissione Europea all’epoca della sua nascita”. “Si tratta di norme asimmetriche”, osserva Camiglieri, “che limitano fortemente le possibilità di Sky di competere con gli altri operatori, ad esempio sul fronte dell’acquisizione dei diritti televisivi per il calcio. In base a questi impegni, inoltre, Sky è tenuta a consentire l’accesso alla propria piattaforma ad altri canali a pagamento, facilitandone l’accesso al mercato, cosa che già avviene da tempo. Parlare di “monopolio”, di conseguenza”, conclude Camiglieri, “è del tutto fuori luogo. E’ stupefacente che Montezemolo prima di lanciare simili accuse non abbia sentito la necessità di documentarsi”.

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