Ses, i televisori in 4K cresceranno di oltre 2mln di pezzi entro il 2017

Per individuare il posizionamento dell’Ultra Hd nell’industria televisiva e ipotizzare gli scenari di sviluppo, l’operatore satellitare Ses ha organizzato, a Londra, una conferenza sull’Uhd, presentando con l’occasione il nuovo canale Uhd (visibile in posizione orbitale 28.2° Est) con una trasmissione live. Secondo il giornalista britannico Andrew Neil, il lancio del 4K è paragonabile al passaggio alla tv a colori negli anni 60. Se da una parte la diffusione di televisori in 4K crescerà di oltre 2mln di pezzi entro il 2017 e il range di device in massima risoluzione si sta espandendo (nel 2015 sono già 75 i diversi modelli presenti sul mercato), dall’altra parte i prezzi stanno vertiginosamente scendendo, diventando sempre più accessibili al consumatore finale. Ma l’offerta di schermi in 4K non è l’unico elemento da considerare: Giles Wilson, capo della sezione Tv Compression di Ericsson, ha sottolineato come il prossimo passo dell’evoluzione televisiva sarà l’esperienza del consumatore, il quale «passerà dal guardare una scatola al sentirsi immerso nella scena che starà guardando». L’Uhd sarà anche un fattore chiave nella produzione di contenuti. Sony Pictures e Sony Pictures Television al momento detengono circa 170 produzioni in 4K, tra cui serie tv come “Masters of Sex”, “The Blacklist” e “Breaking Bad”. L’Atlantic Productions sta lavorando da tre anni con Sky per la produzione di serie in Uhd e in 3D. In Italia, tuttavia, dove deve ancora affermarsi l’Hd, si sta scontando un ritardo, «dovuto anche», come ha spiegato Pietro Guerrieri, direttore generale di Ses Astra Italia, «a un’eccessiva focalizzazione della diffusione delle trasmissioni tv su network terrestre, una risorsa non sufficiente per una vera offerta di canali in alta definizione. Oggi il 4K è immaginabile solo sul satellite». E ancora, ha aggiunto Guerrieri, «dobbiamo smettere di considerare satellite e digitale terrestre come tecnologie concorrenti e opposte. Come in altri Paesi, dobbiamo ragionare in termini di sinergia e complementarietà, così da rendere più efficienti entrambe le soluzioni e ottimizzare le caratteristiche vincenti di ognuna».

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