Scontro Pdl-Governo sull’asta frequenze

L’emendamento sulle frequenze tv è passato ieri in commissione Finanze della Camera grazie al voto di Lega e Pd. Idv si è astenuta, mentre Pdl e Grande Sud hanno votato contro. Anzi, l’ex ministro delle Comunicazioni Paolo Romani (Pdl) ha accusato Corrado Passera di aver modificato il testo in accordo con il Pd. Lo scontro con il Pdl riguarda il limite massimo di multiplex cumulabili da un unico soggetto, fissato a cinque, in linea con la delibera Agcom del 2009. Il Codice delle comunicazioni approvato nei giorni scorsi consente il cambio di destinazione d’uso delle frequenze: Rai e Mediaset, pertanto, arriverebbero già a cinque mux, convertendo le fequenze per la telefonia (Dvb-H) in frequenze Dtt (Dvb-T). In questo modo, quindi, non potrebbero partecipare all’asta, che avrebbe invece ottenuto una prima approvazione da parte dell’Ue. Il regolamento dell’asta sarà messo a punto da Agcom.

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