Il 30 settembre Agcom varerà la riforma del canone delle frequenze, modificando i criteri di calcolo che dovranno essere pagati dalle emittenti. Secondo indiscrezioni, il provvedimento prevede che a pagare siano gli operatori di rete (RaiWay, Elettronica Industriale, ma anche Persidera e operatori locali) e non più le aziende tv (con l’1% di fatturato) togliendo all’Erario introiti per 131,7mln di euro in sette anni. Secondo stime anticipate da “la Repubblica”, nel 2014 Rai e Mediaset risparmierebbero rispettivamente 23,1 e 17,2mln di euro, fino a 73,1mln e 49,5mln in quattro anni. La proposta era già stata criticata dall’Ue e dal sottosegretario MiSe Giacomelli; anche il presidente Agcom, Angelo Cardani, e il commissario Antonio Nicita sarebbero contrari.
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