Si è concluso con un nulla di fatto l’incontro tra la WGA, il sindacato degli sceneggiatori americani, e la AMPTP (Alliance of Motion Picture and Television Producers). Come riporta lo stesso sindacato, l’incontro dell’11 agosto – voluto dalla stessa AMPTP – non ha portato ad alcun passo avanti. L’incontro, si legge nella nota della WGA, è stata «una “lezioncina” su quanto la loro sola e unica controproposta fosse buona». «Le limitazioni, le scappatoie e le omissioni della loro proposta non proteggono sufficientemente gli autori dalle minacce che hanno portato allo sciopero in prima battuta». La WGA ha accusato la controparte di non aver voluto incontrarsi per provare a trovare un accordo, ma per «far cedere» il sindacato stesso.
LA PROPOSTA DI AMPTP
Secondo quanto pubblicato da deadline (e, secondo le accuse della WGA, fatto circolare dalla stessa AMPTP), l’Alliance avrebbe proposto un incremento salariale del 13% nel triennio (+5% nel primo anno, +4% nel secondo e +3,5% nel terzo). Si tratterebbe, secondo AMPTP, del maggiore aumento per la WGA in 35 anni. La proposta prevede inoltre un incremento dei residual mondiali (nazionale ed estero) per le produzioni Svod ad alto budget da 72mila a 87mila dollari complessivi per episodio per tre anni di esposizione. In materia di intelligenza artificiale generativa non verrebbe considerato materiale letterario quanto prodotto dalla AI; questo proteggerebbe dunque i compensi degli autori. AMPTP ha proposto inoltre un aumento nella trasparenza dei dati, fornendo al sindacato in forma confidenziale report trimestrali sugli ascolti (comprese le ore totali viste per singolo titolo svod) .
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