Marcia indietro per Michele Santoro e la sua uscita dalla Rai. Ieri il giornalista ha annunciato di non voler più firmare l’accordo per lasciare viale Mazzini: “Annozero”, dunque, resterà in onda per altri due anni, secondo la sentenza della Corte di Cassazione. Il giornalista spiega il suo dietrofront con la violazione della riservatezza sull’accordo: negli ultimi giorni, infatti, erano stati resi pubblici dettagli sul contratto. Alcune trasmissioni del servizio pubblico, inoltre, lo avrebbero denigrato, entrando nel merito dell’accordo (il riferimento è alla trasmissione di Gianluigi Paragone, anche se viale Mazzini ricorda di averlo richiamato con una nota ufficiale). Santoro ha espresso dubbi anche su alcuni punti dell’accordo, in particolare per quanto riguarda il vincolo dell’esclusiva e il pagamento delle docufiction, alla consegna, con possibilità di tagli a piacere. Avrebbero poi pesato sulla decisione anche le dichiarazioni di Paolo Garimberti: il presidente Rai aveva infatti dichiarato che non è Santoro a dover attendere una risposta dal cda, quanto il contrario. Il dg Mauro Masi ha però dichiarato di non essere mai venuto meno al dovere di riservatezza sulla trattativa e che la partita rimane ancora aperta.
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