Stefano Sala, Ceo di MFE-AdvertisingStefano Sala, Ceo di MFE-Advertising, ha commentato a Il Sole 24 ore l’accordo siglato da MFE con Dazn per il Mondiale per Club Fifa 2025, che vede MFE-Advertising raccogliere la pubblicità per le partite che Mediaset trasmetterà in chiaro (in Italia e in Spagna, rispettivamente con Publitalia e Publiespana). Si tratta, ha spiegato il manager, di un accordo che dà il senso della prospettiva paneuropea di MFE e MFE-Advertising.
Sala ha commentato anche il ruolo delle big tech sul mercato italiano, ricordando che servono regole uguali per tutti e una concorrenza equa. Secondo i dati comunicati dal manager, il peso degli ascolti Ott su primo schermo in Europa continentale oscilla tra il 5 e il 15% a secondo dei Paesi. Si tratta, nelle parole di Sala, di un’offerta complementare che non può sostituire quella dei broadcaster nazionali.
Pur nell’incertezza derivante dal potenziale impatto dei dazi, Sala ha spiegato che i primi mesi del 2025 vedono il mercato pubblicitario italiano in territorio positivo rispetto ai primi mesi del 2024. In Spagna, invece, il gruppo conta di recuperare in corso d’anno. Si è chiuso invece molto bene il 2024, come anticipato dal gruppo.
Inoltre, l’accordo con Dazn potrebbe rivelarsi un ulteriore vantaggio in un anno dispari, quindi senza eventi sportivi. Sala è intervenuto anche sul tema delle rilevazioni degli Ott, ricordando come MFE sia da sempre sostenitore della certificazione delle audience da parte di terzi indipendenti come le Audi. No, dunque, a ogni “autolettura” del dato (che è il principio della rilevazione server-to-server, sostenuta dalle Ott): il dato deve essere granulare, trasparente, auditabile, «per ogni singolo atto di visione su qualunque device» e deve essere certificato da soggetti indipendenti.
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