Roma Lazio Film Commission, presentata la nuova Fondazione

Un nuovo polo per cinema e TV, con governance rinnovata (Maria Giuseppina Troccoli presidente, Lorenza Lei amministratore delegato), sportelli territoriali, investimenti strutturali e attenzione alla formazione
Maria Giuseppina Troccoli e Lorenza Lei

È stata ufficialmente inaugurata a Roma la nuova Fondazione Roma Lazio Film Commission, frutto di una profonda riforma voluta da Regione Lazio e Roma Capitale per trasformare l’ente in un vero punto di riferimento per l’intero ecosistema dell’audiovisivo regionale. L’obiettivo è chiaro: rafforzare il settore in termini di competitività, efficienza e capacità di attrazione internazionale, creando un polo strategico in grado di sostenere concretamente produzione, distribuzione, formazione e promozione. Alla guida del nuovo corso sono stati nominati Maria Giuseppina Troccoli come presidente, Christian Uva vicepresidente e Lorenza Lei nel ruolo di amministratore delegato. Una governance pensata per affrontare le nuove sfide del comparto con una visione integrata e di lungo periodo.

Uno dei pilastri su cui si fonda il rinnovamento è il sostegno all’industry. La Fondazione si propone di accompagnare le imprese del settore, dalla produzione alla distribuzione, attraverso contributi economici, assistenza tecnica e l’apertura di sportelli territoriali in tutto il Lazio. L’intento è costruire una rete capillare ed efficiente che favorisca l’attività delle produzioni anche fuori dal perimetro della Capitale, grazie a strumenti come una guida alle produzioni e una guida alle location “film friendly”.

Altro asse strategico è la formazione. La Fondazione si impegna a sviluppare programmi educativi, workshop, masterclass e attività per nuovi talenti, coinvolgendo figure emergenti della TV e del cinema. Un ruolo chiave sarà affidato alla Scuola d’Arte Cinematografica Gian Maria Volonté, che entrerà a far parte della Fondazione mantenendo la sua vocazione di eccellenza formativa pubblica, gratuita e sostenuta dal Fondo Sociale Europeo. A fianco, continuerà l’attività dell’Officina delle Arti Pier Paolo Pasolini, anch’essa supportata dai fondi FSE+.

La nuova Film Commission punta inoltre a includere tutto il comparto professionale, dalle figure più visibili alle maestranze meno note ma fondamentali: agenti, casting director, location manager e tecnici saranno coinvolti in un progetto che mira a costruire un sistema condiviso, coeso e sostenibile.  Un fronte fondamentale resta quello dell’internazionalizzazione. La Fondazione sarà presente nei principali mercati e festival per attrarre coproduzioni, progetti e investimenti esteri, valorizzando le potenzialità del territorio laziale.

A confermare la centralità del Lazio nel panorama nazionale ed europeo sono i numeri riportati dalla regione: è prima in Italia per numero di imprese attive nel settore audiovisivo; seconda in Europa per investimenti pubblici a favore di cinema e audiovisivo; conta 2.400 imprese attive e 13.000 addetti nel settore della produzione audiovisiva; ha cofinanziato 215 opere tra il 2016 e il 2024 (film, serie TV, documentari, animazione) grazie al bando Lazio Cinema International; ha investito 70,6 milioni di euro tra il 2016 e il 2023 per queste coproduzioni; ha coinvolto 261 case di produzione straniere provenienti da 38 Paesi; ha visto le opere sostenute ottenere 357 premi e 474 nomination in festival nazionali e internazionali.

Per quanto riguarda i fondi, per l’anno in corso sono previsti oltre 9 milioni di euro di investimenti regionali dedicati alla promozione culturale, alla produzione e all’esercizio cinematografico, di cui 3 milioni direttamente destinati alla Fondazione. A questi si aggiungono: 10 milioni di euro annui del programma PR-FESR Lazio 2021-2027, destinati alle coproduzioni internazionali tramite due bandi all’anno; risorse FSE+ dedicate alla formazione avanzata nelle scuole Volonté e Pasolini.

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